Inaugurata lo scorso 3 Marzo, “Pompei Intra Extra” è il titolo della mostra fotografica ospitata in questi giorni a Bologna negli spazi espositivi di Casa Saraceni, un importante edificio del Rinascimento bolognese oggi sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, situato nel cuore del centro storico della città.
L’esposizione, promossa dall’Università di Bologna in collaborazione con Genus Bononiae, Fondazione Cassa di Risparmio e in accordo con la Soprintendenza di Pompei, nasce con lo scopo di raccontare il lavoro portato avanti dall’Alma Mater Studiorum nell’ambito del Piano della Conoscenza di Pompei, un innovativo progetto di analisi e documentazione di tutta la città antica, avviato nel 2015 all’interno del Grande Progetto Pompei, diretto dalla Soprintendenza e finanziato con fondi nazionali ed europei.
Attraverso i suo scatti, Pierluigi Giorgi, fotografo esperto di reportage che da anni affronta il tema del paesaggio antico e moderno, ha dato vita e forma a un racconto per immagini sviluppato in due direzioni. Un racconto che si snoda per punti di vista, tanto interni al sito archeologico quanto esterni, aperti al territorio e al contesto circostante.Il visitatore, foto dopo foto, si trova ad osservare due diversi volti della stessa città, catapultato in uno spazio in cui si percepisce il forte contrasto tra i resti della città antica e il paesaggio urbano attuale.
Antichità e modernità a confronto, passato e presente, dentro e fuori, Intra…extra.
Da un lato c’è la Pompei che ci si aspetterebbe di trovare ad una mostra fotografica su Pompei, quella “Intra”, l’area archeologica vera e propria fatta di scorci e di panorami, mostrata anche e soprattutto attraverso il lavoro sul campo degli archeologi dell’Università di Bologna. Dall’altro lato c’è invece quello che non ti aspetti, la “Pompei Extra”, quella moderna, fatta di case, di negozi, di macchine, di normale quotidianità.
Il percorso espositivo non termina qui, continua riservando altre sorprese. E Infatti, una particolare sezione della mostra ospita i ritratti di alcuni dei giovani archeologi che hanno preso parte al progetto. Sono loro i veri protagonisti di questa avventura e Pompei, antica e moderna, si riflette non solo nella loro esperienza ma forse anche nei loro sguardi. I ritratti, come ci spiega lo stesso fotografo, sono stati sottoposti artificialmente e in maniera forzata al degrado del tempo. Il lavoro è stato realizzato sia in analogico (bianco e nero) che in digitale (a colori). La pellicola è stata rovinata meccanicamente mentre i file digitali sono stati prima rovinati e successivamente recuperati, un’operazione difficile che necessita di una certa casualità. Ma qual è il legame tra archeologia e fotografia? A questa domanda ci risponde Pierluigi Giorgi. “Sicuramente il concetto di memoria. L’archeologia utilizza la fotografia e la fotografia racconta quello che l’archeologia ha bisogno di studiare. La memoria, oggi, si manifesta attraverso questi aspetti legati al digitale.”
La mostra “Pompei Intra Extra”, all’interno del circuito di Genus Bononiae – Musei nella città, sarà visitabile fino al 26 Marzo 2017.
Cosa aspettate?! Andate a visitarla!