Facciamo un breve riassunto di quello che è stato tourismA 2017, terza edizione del salone internazionale dell’archeologia, tenutosi dal 16 al 19 Febbraio (inaugurazione a Palazzo Vecchio inclusa) a Firenze. L’obiettivo era migliorarci rispetto allo scorso anno e la voglia di fare era tanta. Senza girarci troppo intorno direi che ci siamo riusciti, i numeri parlano da soli:
– uno stand;
– sette persone;
– quattro giorni di lavoro;
– tre dirette;
– 15 interviste;
– 17 video;
– svariati adesivi e circa 200 biglietti da visita distribuiti;
– oltre un centinaio di tweet;
– due Angela avvistati;
– molte indicazioni per il bagno date.
L’edizione dello scorso anno è stata ricca e interessante, con il 2017 l’organizzazione dell’evento è riuscita a superarsi attirando un numero maggiore di persone, complici nomi come Franco Cardini, Piero e Alberto Angela, Valerio Massimo Manfredi, una serie di conferenze di alto livello e la ricostruzione in scala della camera sepolcrale di Tutankhamon, vero punto d’attrazione che ha creato delle file interminabili di curiosi.
Degli interventi organizzati nell’auditorium, i meglio riusciti sono stati sicuramente “Omaggio a Tutankhamon” e “I Longobardi in Italia”, quest’ultimo ha ospitato anche la cerimonia del Premio Riccardo Francovich consegnato ai siti delle Catacombe di San Gennaro a Napoli e della Basilica di Santa Maria Maggiore a Siponto (Manfredonia-Fg), oltre che al premio speciale per la divulgazione a Piero Angela (accompagnato da una standing ovation del pubblico).
Nelle altre sale, tra le conferenze più seguite, vanno segnalate “SPES CONTRA SPEM, archeologia e ricerca italiana all’estero al tempo della crisi“, tema che abbiamo trattato con la Dott.ssa Francesca Colosi Direttore Missione Archeologica in Perù nella puntata “Archeologia in Perù”, “L’archeologia italiana è res… publica?” che ha ospitato un’interessante discussione sull’archeologia pubblica con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Andrea Carandini Presidente FAI, Giuliano Volpe Presidente Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici, Andrea Pessina Soprintendenza ABAP-FI, Massimo Osanna Direttore Generale Soprintendenza Speciale Pompei, Enrico Zanini, Marco Valenti Università di Siena, Caterina Bon Valsassina Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MiBACT, Valentino Nizzo Funzionario Direzione Generale Musei del MiBACT (ospite in “Datemi un Museo e ve lo riempirò”), Marco Milanese Università di Sassari, Chiara Bonacchi University College London, Gianfranco Gazzetti Direttore Nazionale Gruppi Archeologici d’Italia, Akira Matsuda Università di Tokyo, Luca Peyronel Direttore del Lab Archeoframe-Università IULM di Milano, Daniele Manacorda Università di Roma Tre, Elena Calandra Direttore Istituto Centrale per l’Archeologia del MiBACT.
Infine ha riscontrato molto interesse, nonostante le dimensioni contenute della sala ma con una grande risposta sui social network, “Marmi del Partenone, ritorno al futuro” tavola rotonda in cui è stata appunto trattata la delicata situazione tra Londra e Atene. Per farvi un’idea più precisa di quanto detto vi invitiamo anche ad ascoltare l’intervista a Stefania Berutti segretaria Comitato Italiano per la Riunificazione dei Marmi del Partenone in “I Marmi del Partenone”.
Archeologia sperimentale con Alfio Tomaselli
Numerosa la partecipazione ai laboratori a cura di Alfio Tomaselli, Museo Civico Archeologico di Vetulonia, Museo Archeologico di Verucchio, e ai laboratori didattici per i più piccoli appassionati di archeologia ad opera di History Lab, vivere la storia, Associazione Italia Longobardorum e Fondazione Brescia Musei – Dipartimento Servizi Educativi.
Gran finale con Alberto Angela che ha presentato il suo ultimo libro “Gli occhi della Gioconda. Il genio di Leonardo raccontato da Monna Lisa“.
I complimenti vanno a tutto il gruppo di lavoro di Archeologia Viva, capeggiato dal Direttore Piero Pruneti e dalla segretaria generale del tourismA Giuditta Pruneti, che è riuscito a mettere in piedi un evento come se ne vedono pochi in Italia.
In tutto questo noi eravamo quelli che correvano avanti e indietro tra i piani del Palazzo dei Congressi con in mano un cellulare, un tablet o una macchina fotografica, aggiornando chi ci seguiva sui social network sull’andamento del convegno e rimbalzando tra gli stand e le conferenze per intervistare più persone possibili. Un’esperienza estenuante, ma di cui poter andar fieri al termine del lavoro.
Gli unici nostri rimpianti sono quelli di non essere riusciti a portare a termine alcune interviste interessanti, come quella al Ministro Cultura e Sport della Repubblica Ellenica Lydia Koniordou iniziata e mai conclusa per problemi di tempo, e di non aver replicato l’incontro ravvicinato con Alberto Angela come lo scorso anno.
Speriamo di essere presenti anche all’edizione 2018 e poter fare ancora meglio.
Come On, Let’s Dig Again!
P.S.
Un applauso anche ai nuovi “galoppini” Jacopo e Luca che sono riusciti a tenere il ritmo di un evento come il tourismA alla loro prima esperienza.
L’album fotografico di tourismA 2017